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STATEMENT
Sommersione visiva, miliardi di immagini create e diffuse ogni giorno, overdose di “contenuti”; È questo il campo di battaglia del pittore contemporaneo.
Passare al contrattacco, creare nuove immagini, contenuti iconografici capaci di riflettere e far riflettere, utilizzare, sezionare, risignificare, scegliere tra la moltitudine di stimoli e sollecitazioni è un’operazione intellettuale critica e ribelle.
Creare nuove immagini, attraverso la pittura, significa anche riumanizzarle, ristabilire un legame sentimentale e fisico, comporre ogni colore, connettersi a una millenaria tradizione tecnica per poter essere ancora significativi oggi.
Lo studio della storia della arte, della filosofia, della musica, si accompagna allo studio di qualsiasi altro fenomeno capace di attirare la mia curiosità, così mi interessano le connessioni rizomatiche tra elementi di ogni epoca, di ogni ambito, di ogni estrazione intellettuale; in queste relazioni ricerco nuove iconografie da dipingere, nuove immagini capaci di significare qualcosa ad un livello più umano, più intimo, più debole.
Dalla pornografia all’erotico.
La tela bianca, i miei colori ad olio e acrilici, i miei pennelli sono tutto ciò che mi serve per poter dire qualcosa, o almeno sperare di farlo.

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